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Antiparassitari topici: quando applicarli

Esistono diversi tipi di formulazioni a uso esterno contro i parassiti esterni. Vediamo come e quando applicarli, anche in relazione al bagno

È importante proteggere il tuo cane o gatto dagli ectoparassiti (zecche, pulci, pidocchi, ma anche insetti volanti come pappataci e zanzare), possono:

  • procurare lesioni cutanee dirette
  • fare da vettori di agenti patogeni, alcuni dei quali anche zoonotici (trasmissibili all’uomo)
  • indurre risposte da ipersensibilità, come nella DAP (dermatite allergica da pulci, probabilmente dovuta agli allergeni della saliva dell’insetto).

Proteggere il tuo animale da pulci e zecche, inoltre, rientra nelle pratiche di benessere da garantire al tuo cane o gatto, che può influenzare positivamente anche il vostro rapporto quotidiano.

Come antiparassitari per cane e gatto a uso esterno è possibile impiegare:

  • spot-on (pipette)
  • collari
  • spray
  • shampoo

L’applicazione

Per un’applicazione corretta, non basta che l’antiparassitario contro pulci e zecche sia quello più adeguato e indicato dal medico veterinario. Ai fini di un’applicazione adeguata, è inoltre necessario seguire le indicazioni rispetto a:

  • modalità di applicazione
  • durata dell’effetto dell’antiparassitario
  • intervallo temporale per ripetere il trattamento.

Ma ogni quanto tempo si riapplica l’antiparassitario? La risposta è semplice: una sola risposta non c’è. L’intervallo temporale tra un trattamento e l’altro e la modalità di applicazione variano, infatti, a seconda di diversi fattori, tra cui principi attivi e tipo di formulazione del singolo prodotto.

Per questo, bando al fai-da-te e segui le indicazioni del medico veterinario e quelle riportate sul foglietto illustrativo.

  • Non applicare più antiparassitari insieme, a meno che non venga indicato dal veterinario.
  • Non utilizzare antiparassitari topici destinati al cane sul gatto: alcune sostanze (piretroidi sintetici o amidine) nei felini risultano tossiche, così come indicato nelle linee guida ESCCAP, European Scientific Counsel Companion Animal Parasites.

Bagno sì, o bagno no?

Gli spot-on

Generalmente il tempo di permanenza delle pipette (spot-on) su cane e gatto è di circa 1 mese, ma verificare comunque le indicazioni riportate per il singolo antiparassitario.

L’applicazione degli antiparassitari spot-on va effettuata sulla cute, non sul mantello, e i siti di applicazione abitualmente consigliati sono in aree in cui l’animale il cane o gatto non riesca a leccarsi (abitualmente, tra le scapole o sul resto del dorso, in più punti).

Solitamente gli antiparassitari spot-on resistono a immersioni occasionali in acqua, ma rispettare le indicazioni, quando riportate, di non fare il bagno al cane o di permettergli di nuotare nelle 48 ore successive all’applicazione.

Verificare e rispettare sempre quanto indicato nel foglietto illustrativo: a seconda del principio attivo e della formulazione, infatti, può variare l’intervallo di distanza tra contatto con l’acqua e momento di applicazione del singolo prodotto.

Perché è importante che il bagno all’animale venga effettuato nei tempi corretti, rispetto al momento di applicazione della pipetta antiparassitaria? Perché alcuni principi attivi, per poter agire, si diffondono nello strato lipidico della cute, che viene temporaneamente rimosso a causa del lavaggio.

I collari antiparassitari

Possono essere impregnati con diversi principi attivi.

Circa i tempi di riapplicazione dei collari antiparassitari, solitamente vanno da 4-8 mesi fino a 12, (12 mesi, per l’effetto repellente della deltametrina verso i flebotomi): gli intervalli di riapplicazione variano, anche a seconda delle tecnologie utilizzate e dei principi attivi con cui vengono impregnati i collari.

Può variare anche l’intervallo di tempo tra bagno dell’animale e/o immersioni in acqua, e applicazione del collare.

Anche nei casi in cui i collari antiparassitari siano dichiarati resistenti all’acqua e/o a contatti occasionali con essa, nel foglietto illustrativo può esserne indicata la rimozione prima che il cane nuoti o faccia il bagno, se i principi attivi possono essere nocivi per gli organismi acquatici. Non far entrare il cane in acqua per i primi giorni dopo aver applicato il collare (5 giorni, nel caso del collare a base di deltametrina).  E non disperdere i collari antiparassitari nei corsi d’acqua, poiché possono essere pericolosi per i pesci e altri organismi acquatici (vale anche per i collari a rilascio lento e continuativo dei principi attivi, quali flumetrina e imidacloprid).

Gli spray antiparassitari

Il bagno, lo shampoo e le piogge non interferiscono sulla durata dell’attività del prodotto verso gli ectoparassiti; tuttavia, non far nuotare gli animali in corsi d’acqua nei 2 giorni successivi all’applicazione di spray antiparassitario, se tra le indicazioni è riportato che quel principio attivo è dannoso per gli organismi acquatici (fipronil spray).

  • In generale, è bene ricordare che anche il miglior protocollo antiparassitario presenta alcuni rischi di fallimento: tra questi anche i bagni frequenti, che possono andare a rimuovere i principi attivi applicati sull’animale.