Pulci e zecche possono trovarsi anche nell’ambiente, non solo su cane e gatto. Una strategia di controllo combinata potrà coinvolgere anche il tuo giardino di casa
In Europa le specie di pulci più frequenti in cane e gatto sono Ctenocephalides felis e Ctenocephalides canis; tra le zecche, invece, le più comuni sono quelle appartenenti ai generi Ixodes, Rhipicephalus e Dematocentor. Esistono diverse formulazioni antiparassitarie che proteggono contro questi parassiti esterni (ectoparassiti), sia per bocca che a uso locale, come pipette spot-on o collari impregnati di appositi principi attivi.
Affidati al medico veterinario per la scelta dell’antiparassitario più adatto al tuo animale, ma anche per avere indicazioni su come applicarlo e con quali intervalli di tempo. Seppur con picchi di presenza di pulci e zecche in estate e fino all’autunno, la profilassi antiparassitaria sull’animale va proseguita per tutto l’anno, anche a causa dei cambiamenti climatici e del microclima mite delle abitazioni anche d’inverno. Buona norma, poi, associare un’opportuna igiene ambientale, sia in casa che outdoor, soprattutto se il tuo animale ha accesso anche al giardino.
Verosimilmente, se il tuo cane o gatto di casa vengono regolarmente trattati contro i parassiti, eventuali pulci o zecche in giardino ci saranno arrivate a partire da altri animali, come randagi o selvatici, se vivi in una zona in cui abbiano accesso. Come accade nel cane e nel gatto, anche in animali selvatici la pulce adulta, per esempio, potrà deporre sul corpo dell’animale le sue uova ed esse potranno cadere e disseminarsi nell’ambiente circostante, facendo così continuare il ciclo.
Prevenire pulci e zecche in giardino
- Una profilassi antiparassitaria al tuo cane e al tuo gatto, innanzitutto. Da eseguirsi in maniera regolare e dietro consiglio medico-veterinario
- Se in giardino hai più animali, provvedi a trattarli tutti, con un approccio combinato che associ una corretta profilassi contro pulci e zecche sul pet all’igiene quotidiana delle cucce
- Se il tuo giardino si trova in una zona cui abbiano accesso animali selvatici, poni attenzione alla solidità dei confini, onde limitarne l’ingresso
- Taglia il prato regolarmente, ricordandoti di rimuovere le potature: l’erba alta, se no, diventa un “nido” ideale per gli ectoparassiti
L’uso regolare di antiparassitari sui pet potrà contribuire a ridurre anche gli stadi immaturi nell’ambiente; tuttavia, il medico veterinario valuterà, in base al caso, se associare anche prodotti per il controllo ambientale come, per esempio, piretrine o regolatori di crescita degli insetti (i cosiddetti Igr, che agiscono sugli stadi immaturi della pulce, quelli che si ritrovano a livello ambientale). Segui sempre le indicazioni veterinarie e del foglietto illustrativo rispetto alla modalità d’impiego dei prodotti e a eventuali rischi, anche relativi alla specie animale; alcuni principi attivi sono tossici per i gatti.
Non dimenticare di osservare se il tuo cane o gatto si gratta più spesso del solito e di ispezionare spesso il corpo dell’animale: per quanto riguarda le zecche, le localizzazioni più frequenti sono il muso e le zone con meno pelo. Rispetto alle pulci, potresti anche non accorgerti se il pet le abbia o no, soprattutto se vive fuori casa e se si tratta di infestazioni non massive o di animali non allergici alla saliva di pulce; in presenza di dermatiti, invece, potresti notare prurito e lesioni soprattutto alla base della coda e sul dorso, ma anche a livello delle zampe posteriori e sull’addome. Parlane con il medico veterinario.
L’igiene in casa è importante, al fine di interrompere il ciclo di questi parassiti, ponendo particolare attenzione alle cucce di stoffa, agli angoli bui e sotto i tappeti. Ma se l’animale vive fuori? Oltre a garantirgli una corretta profilassi antiparassitaria, ispeziona spesso anche la cuccia del pet in giardino e tienila pulita, onde evitare il rischio che diventi un’area di annidamento di ectoparassiti, che potrebbe generare infestazioni future.
Perché combattere gli ectoparassiti
Non procurano solo lesioni della pelle e, nei soggetti predisposti, affezioni cutanee come la Dermatite allergica da pulci (Dap). Parassiti esterni come pulci e zecche possono colpire anche l’essere umano e veicolare patogeni sia all’animale che, in alcuni casi, all’essere umano (zoonosi). La parola chiave è prevenzione.
Senza dimenticare che garantire al tuo cane o gatto una corretta profilassi antiparassitaria garantirà non solo il suo benessere, ma anche il tuo e dell’ambiente che condividete, tutelando così il vostro rapporto uomo-animale, come ricorda anche Esccap (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites).